Cosa succede… non succede una beata fava. Succede che il lavoro va avanti ma sei tu che non ti muovi, succede che c’è chi ha bisogno e non riesci a dargli non dico una mezza mano ma neanche un dito, succede che vai a letto alle cinque e ti alzi alle sette, succede che t’incazzi male, succede insomma un gran casino quotidiano ma sembra che succeda tutto senza che nulla cambi e, a volte, senza di te. Volevamo una vita spericolata, che non è mai tardi, che non dormi mai? Telaqui.
Ma “l’ipotesi positiva su tutto ciò che vive” torna a stagliarsi seppur confusamente e a farsi scorgere nitida nella nebbiosa giornata, seppur dura da scorgere tra la carta e penna digitale che affatica gli occhi e la zucca. Perciò, il mio sentimento di vera gratitutidine va a chi in questo periodo dei miei quarant’anni inoltrati, che sono forse anzi certo la seconda metà già cominciata della vita, questa ipotesi positiva me la ricorda grazie al cielo ancora.
Cosa succede? Sembra qualcosa…
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