Dialogo immaginario, a commento di una grigliata mista, con interlocutori della Lega antivivisezione (e simili). La carne, la carne sempre la carne: è un omicidio, una strage. Ed ecco i risultati di questa strage: già era pazza la mucca, oggi anche le galline in gabbia impazziscono e addirittura diventano cannibali e si mangiano fra di loro. Impressionante, mangerò maiale. I maiali sono costretti a rotolarsi tutto il giorno nel fango degli allevamenti: vergogna. E le scrofe? Pure loro poracce: ci vorrebbe anzi un 9 marzo, giornata della scrofa liberata dal giogo (o gioco) del fango. E le vacche da latte anche loro? Anche loro, le mucche (e non vacche che è dispregiativo) stanno lì tutto il santo giorno a farsi tirare le tette da chi le munge. E le oche allora. Così anche le oche, costrette a ingozzarsi per il fois gras. Va bene, allora mangio solo pesce. Sì, e i pesci poveretti con quell’amo in bocca? E’ Una tortura! Meglio vegetariani allora? Eh, si… e le carotine secondo te non sentono niente? E le foglioline d’insalata e le erbette che, si sa, crescono meglio con la musica classica? Va bene, vivrò di solo miele… E le api, sfruttate come povere operaie senza neanche un sindacato? … Va bene mi lascio morire lentamente e sia come Dio vuole. E la cassa da morto? Pinete intere abbattute per il tuo egoismo! Crematemi allora… Eh, sì, e lo spreco energetico per produrre tutto quel calore? Va bene lasciatemi morire di fame e imputridire nell’erba. Inquinatore, vergognati!
E allora vaffanculo…! Non si dice culo, si dice gay.
Archivi giornalieri: 7 aprile, 2008
Provocazione
Ho detto culo!
La sapete quella del nonno che vedendo una bella ragazza in minigonna a pois (chissà poi perché proprio a pois) dice: “che bel culo”. E la nipotina chiede: “cos’hai detto?” e lui si abbarbica tra risposte insensate dopo aver mentito rispondendo: “cuculo”. E lei poi comincia a scassargli la uallera per mezz’ora e lui alla fine ammette di aver detto “culo” pur di farla smettere di scassare? Ecco: uguale. Ho affrontato un po’ di temi politically uncorrect ultimamente, tra cui omosessualità e il tormentone flagellante – la madre di tutti i tormentoni – dei “dico” (ricordate la vecchia filastrocca dei nonni? “te l’ho detto, te lo dico, te lo torno a dir di nuovo” … forse era profetica). Ho mollato il colpo. Not possible: bisogna dire che gli omosessuali sono un’unione “feconda” do you rend cont? Se no te fanno fuori, ti ammorbano di ramanzine: forse non sai cosa dici, sei retrogrado, razzista, omofobo. Sì sono omofobo. E credo che essendo omofobo potrò meglio tutelare: Dio, famiglia e nazione. Sono cattolico, apostolico, romano e ho detto culo. Culo. Non “omosessuale”, ma “culo”. Ho detto culo. E anche negro, toh.