Dialogo immaginario, a commento di una grigliata mista, con interlocutori della Lega antivivisezione (e simili). La carne, la carne sempre la carne: è un omicidio, una strage. Ed ecco i risultati di questa strage: già era pazza la mucca, oggi anche le galline in gabbia impazziscono e addirittura diventano cannibali e si mangiano fra di loro. Impressionante, mangerò maiale. I maiali sono costretti a rotolarsi tutto il giorno nel fango degli allevamenti: vergogna. E le scrofe? Pure loro poracce: ci vorrebbe anzi un 9 marzo, giornata della scrofa liberata dal giogo (o gioco) del fango. E le vacche da latte anche loro? Anche loro, le mucche (e non vacche che è dispregiativo) stanno lì tutto il santo giorno a farsi tirare le tette da chi le munge. E le oche allora. Così anche le oche, costrette a ingozzarsi per il fois gras. Va bene, allora mangio solo pesce. Sì, e i pesci poveretti con quell’amo in bocca? E’ Una tortura! Meglio vegetariani allora? Eh, si… e le carotine secondo te non sentono niente? E le foglioline d’insalata e le erbette che, si sa, crescono meglio con la musica classica? Va bene, vivrò di solo miele… E le api, sfruttate come povere operaie senza neanche un sindacato? … Va bene mi lascio morire lentamente e sia come Dio vuole. E la cassa da morto? Pinete intere abbattute per il tuo egoismo! Crematemi allora… Eh, sì, e lo spreco energetico per produrre tutto quel calore? Va bene lasciatemi morire di fame e imputridire nell’erba. Inquinatore, vergognati!
E allora vaffanculo…! Non si dice culo, si dice gay.
E’ nata prima la Lav, i verdi o la gallina?
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